Riforma Edilizia: Via Libera alla Sanatoria per gli Abusi Storici

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Il Governo Approva la Riforma dell’Edilizia

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega per la revisione del Testo unico dell’edilizia, segnando una svolta significativa per il settore delle costruzioni in Italia. Gli obiettivi spaziano dalla semplificazione delle procedure alla digitalizzazione, dal superamento della frammentazione regionale al riordino dei titoli edilizi, passando per una sanatoria facilitata per gli abusi definiti storici, quelli cioè precedenti alla cosiddetta ‘legge ponte’ sull’urbanistica del 1967.

Sanatoria per gli Abusi Storici: Cosa Prevede

Una delle novità più discusse riguarda proprio la regolarizzazione degli immobili costruiti prima del 1° settembre 1967. Si punta ad introdurre procedure semplificate per la regolarizzazione degli abusi realizzati prima dell’entrata in vigore della legge del ’67. Questo significa che milioni di immobili che presentano irregolarità risalenti a oltre mezzo secolo fa potranno finalmente essere sanati attraverso iter amministrativi snelliti.

Diventeranno perentori i termini entro cui le amministrazioni coinvolte devono fornire il loro ok, altrimenti scatterà il silenzio-assenso. In soldoni, se alla richiesta di sanatoria non risponderà nessuno questa si intenderà approvata. Questo meccanismo mira a contrastare l’immobilismo burocratico che spesso blocca le pratiche per anni.

Semplificazioni e Digitalizzazione

Tra gli obiettivi c’è quello di razionalizzare i procedimenti amministrativi finalizzati al rilascio o alla formazione dei titoli in sanatoria, senza modificarne i requisiti sostanziali, ma intervenendo sui processi per renderli più efficienti. Il governo avrà 12 mesi per adottare i decreti legislativi che daranno attuazione concreta alla riforma.

Le sanzioni saranno commisurate all’entità della trasformazione edilizia o urbanistica, alla gravità della difformità, ovvero al valore delle opere realizzate, garantendo un approccio più proporzionato rispetto al passato.

Reazioni e Prospettive Future

La riforma ha suscitato reazioni contrastanti. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha espresso “soddisfazione”, affermando che “con il codice edilizia aggiorniamo altre norme dopo più di vent’anni di attesa”. Tuttavia, è già polemica con le opposizioni che lo definiscono “un golpe contro il territorio”, denunciando la sanatoria.

Per i proprietari di immobili con irregolarità storiche, questa riforma rappresenta un’opportunità concreta di regolarizzare la propria situazione. La certezza normativa e la semplificazione procedurale potrebbero finalmente sbloccare un mercato immobiliare frenato da decenni di incertezze legislative, favorendo la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano e garantendo maggiore sicurezza giuridica ai cittadini.

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