Roberta Bruzzone lascia definitivamente Ore 14: ecco cosa è successo

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L’addio della criminologa al programma di Rai 2

La criminologa Roberta Bruzzone non tornerà più a Ore 14, la trasmissione di Rai 2 condotta da Milo Infante. La collaborazione è conclusa definitivamente, segnando la fine di una presenza che era diventata un punto di riferimento per i telespettatori del programma pomeridiano dedicato alla cronaca.

Bruzzone ha scelto di spiegare tutto sui social con il tono diretto che la contraddistingue: “Mi fa piacere che la mia assenza si percepisca”, mettendo così fine a settimane di speculazioni sulla sua assenza dal tavolo degli esperti.

Le tensioni dietro la decisione

La tensione è esplosa durante una puntata del 27 novembre dedicata al caso Garlasco, con la criminologa che ha bacchettato conduttore e ospiti con un perentorio: “Leggetevi i verbali prima di commentarli”. Questo scontro ha rappresentato il culmine di divergenze professionali che si erano accumulate nel tempo.

La criminologa avrebbe scelto di non partecipare alle puntate successive per la presenza di un ospite da lei ritenuto sgradito, in particolare il giornalista Umberto Brindani, con cui esistono contrasti sul modo di trattare il caso Garlasco.

I nuovi progetti professionali

Nonostante l’addio a Ore 14, la carriera televisiva di Bruzzone prosegue con nuovi impegni. L’analista tornerà con frequenza a collaborare con Alberto Matano a La Vita in Diretta su Rai 1. Inoltre, la sua avventura sul piccolo schermo prosegue con il format di successo “Nella mente di Narciso”, che rimane un appuntamento fisso su RaiPlay e viene trasmesso in seconda serata il giovedì su Raidue.

In un recente post, la criminologa ha rivendicato la volontà di “impegnarsi solo in spazi dove ho il pieno controllo sui contenuti, sulla loro affidabilità, sulla loro qualità scientifica”, sottolineando l’importanza della coerenza professionale nella sua carriera.

Significato e prospettive future

L’addio a Ore 14 diventa così un passaggio di fase, un cambio di rotta motivato non da opportunità mancate ma dalla volontà di restare fedele al proprio modo di stare in televisione. Per i telespettatori che hanno seguito la criminologa nel programma di Milo Infante, questa decisione rappresenta la fine di un’era, ma anche l’inizio di una nuova fase della sua presenza mediatica, orientata verso contesti che le garantiscano maggiore autonomia e controllo sui contenuti trattati.

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