La Fiamma Olimpica: Un Viaggio di Pace e Unità verso Milano Cortina 2026

L’Arrivo della Fiamma Olimpica in Italia
Il 4 dicembre 2025, la fiamma olimpica è tornata in Italia, vent’anni dopo Torino 2006, segnando un passaggio fondamentale nel countdown verso Milano Cortina 2026. Allo stadio Panathinaiko di Atene si è svolta la cerimonia di consegna: la ‘grande sacerdotessa’ Mary Mina ha acceso l’ultima torcia e l’ha consegnata al presidente del Comitato olimpico ellenico, Isidoros Kouvelos, che l’ha poi passata al presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò. La fiamma è stata custodita in una lanterna ad olio per viaggiare su un volo Ita Airways fino a Roma, dove è stata accolta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presso il Palazzo del Quirinale.
Il Significato della Fiamma Olimpica
La fiamma olimpica deriva dalle cerimonie dei Giochi Olimpici antichi che si svolgevano a Olimpia, in Grecia. La fiamma viene accesa davanti alle rovine del tempio di Hera da un’attrice che interpreta il ruolo dell’alta sacerdotessa, utilizzando un piatto parabolico per concentrare i raggi del sole e accendere la torcia. I Giochi Olimpici e Paralimpici sono un simbolo di pace fin dall’antichità, quando la fiamma olimpica portava un messaggio di unità alle persone e alle nazioni, simboleggiando l’ideale della tregua olimpica.
Il Grande Viaggio attraverso l’Italia
Il percorso della fiamma olimpica sarà di 63 giorni e 12.000 chilometri, coinvolgendo oltre 300 comuni, 110 province e numerosi siti Unesco. La partenza è prevista il 6 dicembre dallo Stadio dei Marmi, con Gregorio Paltrinieri come primo tedoforo; la fiamma sarà a Napoli il giorno di Natale e festeggerà il nuovo anno a Bari, per poi tornare a Cortina d’Ampezzo il 26 gennaio, esattamente 70 anni dopo la cerimonia di apertura delle Olimpiadi del 1956.
Dal Colosseo alla Fontana di Trevi, dal Duomo di Milano al Canal Grande di Venezia, il sacro fuoco transiterà tra i simboli del patrimonio culturale italiano, toccando anche luoghi di resilienza come Amatrice e Scampia, oltre a siti straordinari come la Cascata delle Marmore, Punta Gnifetti sul Monte Rosa a 4.554 metri, la Costiera Amalfitana e Lampedusa.
Un Simbolo di Unità per il Futuro
I 10.001 tedofori, persone comuni che rappresentano il territorio insieme a campioni di ieri e di oggi, saranno gli ambasciatori delle Olimpiadi italiane della neve. Ogni giornata inizierà alle 7.30 con la partenza del convoglio e culminerà intorno alle 19.30 con l’accensione del braciere nella città di tappa durante la city celebration, un momento festoso dedicato alle comunità locali. Come ha dichiarato Malagò, “oggi è un momento magico, mentre ci prepariamo a riportare la sacra fiamma olimpica sul suolo italiano per la prima volta dopo 20 anni.” Il viaggio della fiamma rappresenta un’opportunità unica per celebrare i valori olimpici di eccellenza, amicizia e rispetto, unendo l’Italia intera verso la cerimonia di apertura del 6 febbraio 2026 a Milano.









