mercoledì, Settembre 10

Mariarosa Mancuso: La critica che non teme di dire la verità al cinema italiano

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Una voce distintiva nel giornalismo culturale

Mariarosa Mancuso, storica firma del quotidiano Il Foglio dal suo primo numero nel 1996, collabora con Robinson, l’inserto culturale di Repubblica, e ha pubblicato ‘Nuovo Cinema Mancuso’ per Rizzoli, oltre ad aver tradotto Edgar Allan Poe.

La critica cinematografica al Festival di Venezia 2025

In questi giorni, la Mancuso sta seguendo la Mostra del Cinema di Venezia, dove ha commentato la premiazione della sezione Orizzonti e il Leone d’argento assegnato a ‘The Voice of Hindi Rjab’ di Ben Hania.

Uno stile unico e senza compromessi

Nel suo approccio alla critica cinematografica e letteraria, la Mancuso si distingue per la sua capacità di parlare e scrivere di libri e film con schiettezza, stroncando quando necessario e divertendosi quando possibile. Non è ‘cattiva’ come alcuni la dipingono, ma esige mestiere e intrattenimento da ciò che guarda e legge.

Un’osservatrice attenta del panorama culturale

Oltre alla critica cinematografica, Mancuso è una lettrice attenta e segue con particolare interesse l’evoluzione delle serie televisive, riconoscendo come la televisione contemporanea spesso racconti storie meglio dei registi e dei romanzieri.

Il contributo al dibattito culturale

Nel corso della sua carriera, ha contribuito significativamente al dibattito culturale italiano, scrivendo saggi su importanti figure letterarie come Karen Blixen, Edith Wharton, Norman Douglas, Edmund Gosse e David Garnett, occupandosi in particolare del romanzo contemporaneo e dedicando un saggio ai war film della Seconda guerra mondiale.

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