giovedì, Settembre 11

La doppia vita di Madeleine Collins: un viaggio nell’identità frammentata

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Un thriller psicologico dalle sfumature hitchcockiane

La doppia vita di Madeleine Collins è un film del 2021 diretto da Antoine Barraud che racconta la storia di Judith, una donna che conduce una doppia esistenza: in Svizzera vive con Abdel, crescendo una bambina non sua, mentre in Francia è madre di due ragazzi con Melvil.

Il film esplora il tema dell’identità come costruzione complessa e polimorfa, mai definitivamente cristallizzata, affrontando questioni care alla psicoanalisi: l’autenticità emotiva, il rapporto tra verità e menzogna, la malafede e la dissociazione.

La trama e i personaggi

La protagonista, interpretata magistralmente da Virginie Efira, conduce una vita apparentemente normale, ma nasconde un segreto che gradualmente si riflette sulle sue relazioni e sulla sua identità. Il film si distingue per come intreccia suspense e introspezione, conducendo lo spettatore in un viaggio emotivo che si addentra nel cuore della menzogna e del desiderio.

Ciò che più colpisce è come Judith riesca ad essere se stessa e pienamente appagata nei due diversi contesti in cui opera, anche se poco consapevole delle conseguenze delle sue azioni. La doppia vita sembra, in certi casi, offrirle la possibilità di realizzarsi ancor più pienamente, colmando in un’esistenza le mancanze dell’altra.

Il finale e il significato

Il film si conclude con Judith che, spezzata, confessa la verità e riporta la bambina da Abdel, prima di allontanarsi per sempre. L’ultimo atto la vede ricevere una nuova identità: quella di Madeleine Collins, suggerendo che la fuga e la reinvenzione di sé sembrano per lei l’unica via possibile.

Il finale si presta a diverse interpretazioni: alcuni lo vedono come la rappresentazione di un ciclo senza fine, dove l’identità diventa un abito da indossare e cambiare secondo necessità. Judith diventa così una figura emblematica della società contemporanea, dove il desiderio di essere ‘tutto’ – madre, moglie, amante, professionista – rischia di tradursi in una perdita totale di sé. La sua metamorfosi finale non è tanto una scelta consapevole, quanto l’espressione della sua incapacità di trovare un nucleo autentico.

Programmazione e visione

Il film viene trasmesso in prima visione su Rai 3 il 9 settembre 2025 alle ore 21.20. Oltre alla diretta televisiva, sarà possibile seguirlo anche in streaming attraverso la piattaforma gratuita RaiPlay.it.

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