La sfida di Crippa a Valencia
Yeman Crippa ha chiuso con il tempo di 2h11’00 al trentottesimo posto la 45esima edizione della Maratona di Valencia, in una gara dove ha corso su ritmi da primato italiano sino al trentesimo chilometro. L’atleta azzurro era tornato sulla distanza dei 42,195 km con l’obiettivo di riscattare due ritiri: uno alla maratona di Londra ad aprile e l’altro ai mondiali di Tokyo a settembre.
Una partenza promettente seguita dal crollo
Il 29enne atleta azzurro è transitato alla mezza di 21,097 km nell’ottimo tempo di 1h02’40, con notevoli possibilità quindi di riprendersi il record nazionale. Le aspettative erano alte, considerando che nel 2024, a Siviglia, aveva firmato l’allora record italiano in 2h06’06”, poi superato proprio a Valencia da Yohanes Chiappinelli con 2h05’24.
Tuttavia, dopo il 30esimo, Crippa ha rallentato ma correva ancora su buoni livelli, ma nel finale è arrivato il crollo con gli ultimi chilometri corsi ben sopra i 3’30”. L’azzurro ha corso fortissimo per 30 km ma poi ha ceduto nettamente.
Il trionfo keniano e i primati europei
Il keniano John Korir ha dominato la gara con il proprio personale di 2h02’25. La giornata valenciana ha visto una pioggia di record nazionali europei, con il tedesco Amanal Petros che in 2h04’03 ha firmato il record tedesco, seguito dal norvegese Awet Kibrab con 2h04’24 e dal giapponese Suguru Osako con 2h04’55.
Le dichiarazioni e il futuro
Nonostante la delusione, Crippa ha mantenuto un atteggiamento positivo. “Una buona prima parte, sensazioni giuste e un ritmo che mi ha dato fiducia. Nella seconda metà è stata più dura del previsto, ma sono contento di averla portata a casa. Un altro mattoncino importante nel percorso”, ha commentato l’azzurro sui social.
Per il campione europeo dei 10.000 metri e della mezza maratona, la maratona continua a rappresentare una sfida complessa, ma la determinazione dimostrata nel portare a termine la gara dopo i ritiri precedenti rappresenta comunque un passo avanti nel suo percorso di crescita su questa distanza.