Mobilitazione Nazionale nel Settore Ambientale
Il 10 dicembre 2025 segna una giornata di mobilitazione nazionale per i servizi ambientali, con uno sciopero che coinvolge l’intero settore della gestione rifiuti. Lo sciopero di 24 ore nell’igiene ambientale, pubblico e privato, è stato proclamato da Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel. L’astensione dal lavoro interessa tutto il territorio italiano, con possibili disservizi significativi per cittadini e imprese.
Perché i Lavoratori Scioperano
Lo sciopero è stato indetto per il rinnovo del contratto di settore. Le organizzazioni sindacali spiegano che lo sciopero del 10 dicembre è una risposta necessaria alle rigidità delle controparti, con distanze sulla classificazione e sugli aumenti retributivi che restano troppo ampie. I sindacati chiedono fatti concreti: salari che recuperino potere d’acquisto, sicurezza reale, inquadramenti chiari, stabilità del lavoro, condizioni dignitose, nuove indennità e tutele solide negli appalti.
Disagi Previsti per i Cittadini
A seguito dello sciopero potrebbero verificarsi disservizi in merito alla raccolta rifiuti, pulizia e spazzamento, apertura delle riciclerie e piattaforme ecologiche. La raccolta dei rifiuti e le attività di igiene urbana potrebbero subire ritardi o essere sospese. Le aziende che gestiscono i servizi ambientali hanno avvisato la cittadinanza di possibili interruzioni nelle principali città italiane, da Milano a Roma, da Torino a Palermo.
Presidio a Milano e Servizi Garantiti
In Lombardia l’appuntamento è dalle 10 alle 13 davanti al Comune di Milano, in piazza della Scala, dove si terrà il presidio regionale. Vengono comunque garantite le prestazioni indispensabili, ai sensi della legge 146/90. Le aziende assicurano che gli eventuali disagi saranno recuperati nel più breve tempo possibile, con i servizi che riprenderanno regolarmente al termine della giornata di sciopero.
Conclusioni
Lo sciopero del 10 dicembre 2025 rappresenta un momento importante per il settore dei servizi ambientali, con i lavoratori che rivendicano condizioni contrattuali più eque e dignitose. I cittadini sono invitati a esporre comunque i rifiuti secondo il calendario abituale, ma a ritirarli in caso di mancato ritiro. La mobilitazione evidenzia le criticità di un settore essenziale per la qualità della vita urbana, che necessita di maggiori investimenti e attenzione alle condizioni lavorative degli operatori.