Caso Chiara Poggi: La Svolta Scientifica Riapre Il Mistero Di Garlasco Dopo 18 Anni

Sviluppi Cruciali nelle Indagini
Un nuovo capitolo si apre nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi con gli ultimi sviluppi scientifici. La perita Denise Albani, incaricata dal gip di Pavia, ha escluso che il profilo ‘Ignoto 3’, isolato su una garza utilizzata per prelevare materiale biologico dalla bocca della vittima, sia frutto di una contaminazione recente.
Le Nuove Evidenze Scientifiche
L’importanza di questa scoperta è sottolineata dal fatto che il profilo ‘Ignoto 3’ è stato riscontrato in due campioni distinti. La Procura ritiene che la quantità rilevata e la coerenza dei marcatori rendano improbabile un errore tecnico. Per fugare ogni dubbio, sono stati ordinati nuovi tamponi su oltre trenta operatori e soggetti entrati in contatto con il corpo della vittima.
La Posizione della Procura
Il procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, ha emesso un comunicato per denunciare il proliferare di ricostruzioni non ufficiali, sottolineando che ‘in assenza di comunicati ufficiali, ogni interpretazione genera solo confusione, dando vita a discussioni fittizie basate su congetture’.
Nuove Piste Investigative
Mentre la Procura procede con le indagini, è emerso un nuovo elemento: nella villetta di via Pascoli fu trovato anche un DNA femminile non appartenente a Chiara, catalogato come numero 57 e rinvenuto sulla maniglia della porta. La dottoressa Cristina Cattaneo, nuovo consulente tecnico, è stata incaricata di fare chiarezza su questi elementi. Non si esclude la possibilità di procedere con la riesumazione del corpo per una nuova autopsia.
Le Reazioni della Famiglia
La famiglia Poggi si è detta ‘basita per quanto sta accadendo’. Attraverso il loro legale, hanno espresso preoccupazione sul fatto che gli inquirenti stiano ignorando quanto già accertato in un giusto processo, valorizzando ipotesi definite ‘stravaganti’ a distanza di quasi 20 anni.