Italia-Israele: Una partnership strategica in evoluzione nel Mediterraneo

Una storia di amicizia e cooperazione
Le relazioni tra Italia e Israele sono iniziate poco dopo la nascita dello Stato di Israele, quando il 25 gennaio 1949 il governo italiano guidato da Alcide De Gasperi riconobbe ‘de facto’ il nuovo Stato. L’Italia, nata dopo la guerra di liberazione dal regime nazifascista, riconobbe Israele alcuni mesi prima del riconoscimento ufficiale delle Nazioni Unite.
Dimensione economica e commerciale
Le relazioni economiche tra Italia e Israele hanno registrato una crescita costante negli ultimi decenni, con un interscambio commerciale che ha raggiunto i 5 miliardi di dollari.
Israele mostra una chiara propensione all’acquisto di prodotti e servizi ‘Made in Italy’, con opportunità significative nei settori chiave dell’export italiano: meccanica ed elettronica, agroalimentare e bevande, arredamento, e industria della moda (abbigliamento, calzature, pelletteria, gioielleria, cosmetica, accessori).
Cooperazione tecnologica e innovazione
Dal lato israeliano, si cerca sempre più la collaborazione con l’industria italiana, specialmente da parte delle aziende del settore hi-tech e del fiorente ecosistema delle startup israeliane. Questa collaborazione si allinea naturalmente con la tradizione manifatturiera italiana.
Prospettive future e sfide
Entrambi i paesi, situati lungo il Mar Mediterraneo, rivestono un’importanza strategica come porte d’accesso verso l’Europa, il Medio Oriente, l’Africa e l’Asia. Questa posizione li rende attori cruciali non solo per affrontare sfide comuni, ma anche per forgiare nuove partnership, in particolare tra Europa, Israele e paesi arabi nel contesto degli Accordi di Abramo. L’implicazione geografica rafforza l’importanza delle relazioni Italia-Israele come ponte tra Europa, Medio Oriente e oltre, contribuendo così alla stabilità e alla prosperità della regione.