Laura Schmidt: Innovazione nella ricerca sulla salute pubblica e sistemi alimentari

Una leader nella ricerca sulla salute pubblica
Laura A. Schmidt, PhD, è professoressa presso la Scuola di Medicina dell’Università della California a San Francisco (UCSF). Il suo laboratorio si concentra sulla prevenzione dell’obesità e delle malattie cardio-metaboliche attraverso la riduzione della saturazione dei sistemi alimentari con cibi ultra-processati. Come leader nel campo dei determinanti commerciali della salute, la Dr. Schmidt utilizza metodi innovativi per studiare le industrie dannose per la salute come vettore di malattie del XXI secolo.
Ricerca innovativa e impatto
Il suo programma di ricerca è stato continuamente sponsorizzato dal National Institutes of Health dagli anni ’90. Il suo laboratorio ha ricevuto anche il sostegno della National Science Foundation, del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e della US Substance Abuse and Mental Health Services Administration, oltre che della Commissione Europea.
La ricerca del suo team sull’industria alimentare, utilizzando fonti come la UCSF Industry Documents Library, esplora come e perché l’attuale offerta alimentare porta a eccessi alimentari, dipendenza e cattiva salute. Il suo lavoro è particolarmente noto per aver scoperto gli stretti legami tra l’industria del tabacco e quella degli alimenti processati, e per aver ripensato la dipendenza dal punto di vista degli alimenti processati e iperpalatabili.
Progetti attuali e innovazioni
Il laboratorio della Dr. Schmidt sta attualmente lavorando su innovazioni nei sistemi alimentari in diverse aree chiave:
1. Politiche alimentari macroeconomiche basate sull’esperienza del controllo di alcol e tabacco
2. Politiche sul posto di lavoro che sfruttano gli ambienti alimentari per sostenere la salute
3. Strategie di sviluppo economico per i “deserti alimentari” a basso reddito che rendono il cibo fresco prodotto localmente più competitivo rispetto al cibo processato
Riconoscimenti e collaborazioni internazionali
La sua esperienza è riconosciuta a livello internazionale, come dimostrato dalle collaborazioni con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la Banca Mondiale, oltre che con fondazioni private come la Robert Wood Johnson Foundation.









