MPS-Mediobanca: il rilancio decisivo con 750 milioni cash per conquistare Piazzetta Cuccia

Il rilancio strategico di MPS
Monte dei Paschi di Siena ha trasformato la sua offerta su Mediobanca in un’OPAS (Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio) aggiungendo 0,9 euro in contanti per azione. L’operazione comporta un esborso potenziale di altri 732 milioni di euro, portando il controvalore totale da 12,8 a 13,5 miliardi.
Dettagli dell’offerta rivista
La banca senese ha eliminato la clausola sulla soglia minima del 66,7% e acquisterà tutte le azioni portate in adesione, purché superiori al 35%. Il consiglio di amministrazione di MPS ritiene che l’incremento del corrispettivo rappresenti una concreta testimonianza del valore industriale dell’operazione.
Prospettive e adesioni
Dopo il conferimento dei grandi soci, la componente cash dell’offerta ha aperto la strada alle casse previdenziali. L’Enpam ha già confermato la sua quota del 2%, mentre Cassa Forense ed Enasarco potrebbero seguire, aggiungendo un ulteriore 5,5% all’offerta.
Solidità finanziaria e prospettive future
Nonostante l’esborso aggiuntivo, MPS mantiene una solida base di capitale con un Common Equity Tier 1 ratio pro-forma del 16% e prevede una politica di dividendi sostenibile con un pay-out ratio fino al 100% dell’utile. Le sinergie stimate sono di circa 0,7 miliardi di euro annui prima delle imposte.
Tempistiche e conclusioni
L’offerta si concluderà l’8 settembre 2025, con un periodo di riapertura previsto tra il 16 e il 22 settembre. Con i nuovi termini dell’offerta, anche i fondi di investimento potrebbero contribuire a portare le adesioni sopra il 50%, permettendo di beneficiare dei profitti extra generati dai crediti d’imposta che la combinazione MPS-Mediobanca potrebbe utilizzare più efficacemente.