mercoledì, Settembre 10

Alberto Trentini: La Lunga Attesa di un Cooperante Italiano Detenuto in Venezuela

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Un Operatore Umanitario in Carcere

Alberto Trentini, cooperante italiano di 45 anni, si trova detenuto in Venezuela dal novembre 2024, quando fu arrestato a un posto di blocco mentre viaggiava da Caracas a Guasdalito durante una missione per l’ONG Humanity & Inclusion.

Il Profilo Professionale

Laureato in Storia moderna e contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha perfezionato la sua formazione nel Regno Unito con un diploma in assistenza umanitaria a Liverpool e un master in sanificazione delle acque all’Università di Leeds. Ha lavorato in numerosi contesti critici, tra cui Ecuador, Bosnia-Erzegovina, Paraguay, Etiopia, Nepal, Grecia, Perù, Libano e Colombia, raggiungendo il ruolo di project manager e capomissione per Humanity & Inclusion.

La Situazione Attuale

Attualmente si trova in isolamento totale, sotto la custodia del controspionaggio militare venezuelano (DGCIM), senza contatti con familiari, avvocati o rappresentanza consolare. Non sono state comunicate imputazioni ufficiali, con la famiglia che parla solo di una generica “cospirazione”.

L’Appello della Famiglia

A otto mesi dall’arresto, la madre di Alberto ha lanciato un appello urgente al governo italiano, sottolineando come un compagno di prigionia svizzero, recentemente liberato, abbia riferito delle terribili condizioni di detenzione. La famiglia chiede alle istituzioni di dimostrare il loro impegno per un cittadino italiano, utilizzando ogni strumento diplomatico a disposizione.

Mobilitazione Internazionale

Il governo italiano, attraverso il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha convocato l’incaricato d’affari venezuelano per protestare sulla mancanza di informazioni riguardo la detenzione di Trentini. Anche il Parlamento Europeo ha espresso preoccupazione per questa detenzione arbitraria.

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