Cannavacciuolo 2025: L’Anno del Consolidamento per lo Chef Stellato più Amato della TV

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Un Anno di Grande Visibilità Televisiva

Il 2025 segna un nuovo capitolo per Antonino Cannavacciuolo con il ritorno di Cucine da Incubo su Sky Uno e Now, con sette nuove puntate a partire dal 6 aprile. La grande novità di quest’anno è un episodio che va oltre i confini italiani, portando lo chef a Rottendorf in Germania, dove cercherà di risollevare le sorti de “La dolce Napoli”, locale gestito da una coppia italiana da oltre vent’anni. Parallelamente, dall’11 dicembre MasterChef Italia torna con la sua quindicesima edizione, vedendo nuovamente Cannavacciuolo insieme a Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli.

L’Espansione dell’Impero Cannavacciuolo

Il gruppo sta registrando una crescita significativa nell’hospitality con l’ampliamento della collezione Laqua, fortemente impegnata nell’hotellerie di lusso dove ogni struttura alberghiera ospita un ristorante stellato. Il nuovo format “Antonino – il Banco di Cannavacciuolo” nasce come street food travel gourmet e dopo il successo a Malpensa è stato replicato all’aeroporto di Napoli Capodichino. Il ristorante Cannavacciuolo Le Cattedrali è recentemente entrato nella selezione della Guida Michelin 2025 e nella famiglia di Wine Spectator, consolidando ulteriormente la presenza dello chef nel panorama gastronomico d’eccellenza.

Filosofia e Visione per il Futuro

Da poco cinquantenne, Cannavacciuolo dichiara di avere “la testa di un ventenne” e di vedere la sua vita “tutta in divenire”. Lo chef attribuisce il suo successo professionale anche al successo familiare, con il supporto fondamentale della moglie Cinzia Primatesta e dei figli Elisa e Andrea. Al Barbera d’Asti Wine Festival 2025, Cannavacciuolo ha sottolineato l’importanza di rendere il vino accessibile alle nuove generazioni, dichiarando che “il vino deve tornare a essere un momento di incontro, non un argomento da esperti”. La sua attenzione alla formazione di giovani chef e alla sostenibilità dimostra una visione che guarda al futuro senza dimenticare le radici della tradizione culinaria italiana.

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