Una Vittoria Storica per l’Estrema Destra Cilena
L’ultraconservatore José Antonio Kast si è imposto con il 58% delle preferenze nel ballottaggio per le elezioni presidenziali del Cile, segnando una delle svolte politiche più significative nella storia democratica del paese sudamericano. Al termine di una lunga campagna elettorale centrata sui temi della sicurezza e della migrazione si è concretizzata in questo modo una drastica svolta a destra che porta il Cile in uno scenario inedito dal ritorno della democrazia nel 1990.
Il risultato delle elezioni del 14 dicembre 2025 rappresenta un momento di svolta cruciale per il Cile, che dopo quattro anni di governo progressista sotto Gabriel Boric, si prepara ad abbracciare politiche conservatrici mai viste dalla fine della dittatura di Pinochet.
Le Ragioni della Vittoria: Sicurezza e Immigrazione
Il messaggio di Kast ha colpito nel segno in un paese scosso da un recente aumento della criminalità violenta e da una crescente inquietudine per la migrazione irregolare. Sebbene la criminalità violenta sia sempre stata presente in Cile, è aumentata significativamente negli ultimi quattro anni, con gli omicidi che hanno raggiunto il picco nel 2023.
Le statistiche governative, pubblicate a luglio, mostrano che quasi l’88% dei cileni ritiene che la criminalità sia peggiorata nell’ultimo anno, nonostante il paese rimanga tra i più sicuri dell’America Latina. Nell’ultimo dibattito televisivo il leader repubblicano aveva promesso la chiusura delle frontiere e aveva dato 92 giorni di tempo ai residenti illegali per lasciare il Paese, una proposta che ha risuonato fortemente tra gli elettori preoccupati.
Le Proposte del Nuovo Presidente
Kast ha vinto il 58,2% dei voti mentre i cileni abbracciavano in massa la sua promessa di reprimere l’aumento della criminalità, deportare centinaia di migliaia di immigrati privi di status legale e rilanciare l’economia stagnante di una delle nazioni più stabili e prospere dell’America Latina. Il nuovo presidente ha promesso di ispirarsi al modello del presidente salvadoregno Nayib Bukele per quanto riguarda le politiche sulla sicurezza.
La comunista Jeannette Jara ha riconosciuto la sconfitta quando il Servizio Elettorale ha pubblicato i risultati con l’85% delle schede scrutinate, che la davano ferma al 42%.
Il Contesto Regionale e le Implicazioni Future
Il risultato segna l’ultima vittoria per l’estrema destra in America Latina, che ha visto una serie di leader di destra un tempo considerati outsider politici salire al potere in paesi come Argentina ed Ecuador. Kast arriva alla presidenza a 59 anni e al terzo tentativo di insediarsi nel palazzo de ‘La Moneda’, dopo aver perso contro Boric nel 2021.
La vittoria di Kast rappresenta un test significativo per la democrazia cilena e solleva interrogativi sul futuro delle politiche sociali e dei diritti civili nel paese. L’insediamento ufficiale è previsto per l’11 marzo 2026, quando il Cile entrerà ufficialmente in una nuova era politica che potrebbe ridefinire gli equilibri democratici conquistati negli ultimi 35 anni.