Crosetto e il Piano per la Difesa Italiana: Scudo Antimissile e Riorganizzazione delle Forze Armate

Il Ministro Crosetto Presenta la Nuova Strategia di Difesa
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha presentato in audizione davanti alle commissioni Difesa di Camera e Senato il Documento programmatico pluriennale 2025-2027, delineando una visione ambiziosa per il futuro della sicurezza nazionale italiana. Il piano rappresenta una svolta strategica in risposta alle crescenti minacce globali, con particolare attenzione alle nuove frontiere della guerra moderna.
Il “Dome” Nazionale: Un Investimento da 4,4 Miliardi
Al centro della strategia di Crosetto c’è il “dome” nazionale, definito come un’architettura protettiva multilivello che prevede la difesa spaziale, missilistica e antidrone, con investimenti previsti nelle annualità pari a circa 4,4 miliardi di euro. Questo sistema integra superiorità aerospaziale, difesa missilistica e in prospettiva antidrone, rappresentando una difesa che l’Italia non ha mai avuto e che non è più rinunciabile.
Il sistema si compone di sensori spaziali per l’allarme missilistico, radar avanzati, velivoli di difesa aerea come il GCAP (il caccia di sesta generazione), la batteria Samp-T next generation e sistemi antidroni. Questa architettura protettiva risponde alle lezioni apprese dai conflitti moderni, in particolare da quanto osservato in Ucraina e Israele.
Una Difesa Multidimensionale per Rischi Attuali
Crosetto ha sottolineato l’urgenza di modernizzare lo strumento militare italiano. L’esigenza odierna è chiara: costruire uno strumento capace di operare nel multidominio, per operare dove serve, nelle città, sul mare, nei fondali marini, nei cieli, nello spazio, nel sub-spazio e nell’ibrido.
La guerra in Ucraina è ormai una “war of drones” con un sempre più rapido ciclo di innovazione tecnologica, dove le tecnologie emergenti dirompenti assumono un ruolo chiave. Inoltre, nel primo semestre 2025 l’Italia ha osservato un +53% di attacchi cyber e un +98% di incidenti con impatto confermato, evidenziando la vulnerabilità del paese nelle nuove dimensioni della sicurezza.
Riorganizzazione Totale e Prospettive Future
A gennaio 2026 Crosetto porterà in Parlamento un testo cui sta lavorando il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, che delineerà il nuovo strumento militare italiano attraverso una riorganizzazione totale della difesa. Il ministro ha anche evidenziato la necessità di aumentare il personale delle forze armate professionali.
Conclusioni: Una Svolta Strategica Necessaria
Il piano di Crosetto segna una svolta epocale per la difesa italiana, con investimenti significativi in tecnologie avanzate e una visione strategica che abbraccia tutte le dimensioni del conflitto moderno. La realizzazione del “dome” nazionale e la riorganizzazione delle forze armate rappresentano una risposta concreta alle crescenti instabilità globali e alle nuove minacce tecnologiche. Per i cittadini italiani, questo significa una maggiore protezione del territorio nazionale, anche se il ministro ha precisato che il sistema sarà pienamente operativo solo in futuro. L’investimento nella difesa riflette la consapevolezza che la sicurezza nazionale richiede un approccio innovativo e multidimensionale nell’era contemporanea.









