venerdì, 19 Dicembre 2025
Non categorizzato 18 Dicembre 2025 2 min di lettura

Donato Bilancia: Cinque Anni dalla Morte del ‘Mostro della Liguria’

L’Importanza di Ricordare una Pagina Nera della Storia Italiana

Il 17 dicembre 2020, cinque anni fa, moriva nel carcere Due Palazzi di Padova Donato Bilancia, una delle figure più enigmatiche della cronaca nera italiana. Aveva 69 anni e fu stroncato dal Covid. Ricordare questa figura oscura non significa glorificare i suoi crimini, ma comprendere l’evoluzione della criminologia italiana e l’impatto che questi eventi hanno avuto sulla società e sulle forze dell’ordine.

Il Regno del Terrore: 17 Vittime in Sette Mesi

Il caso di Donato Bilancia, che tra l’ottobre 1997 e il maggio 1998 seminò il terrore in Liguria con 17 omicidi, rimane oggi il banco di prova più complesso per la profilazione criminale in Italia. Condannato a 13 ergastoli per 17 omicidi e a 16 anni per un tentato omicidio, Bilancia è considerato tra i serial killer più sanguinari della storia italiana.

Bilancia, tra il 15 ottobre 1997 e il 20 aprile 1998, uccise 17 persone, 9 uomini e 8 donne, colpendo tra Liguria e Piemonte. Era soprannominato ‘il mostro dei treni’ o ‘il serial killer delle prostitute’. La sua capacità di cambiare bersaglio e tattica rese estremamente difficile la sua cattura.

Un Profilo Criminale Atipico e Complesso

Bilancia era ‘un serial killer atipico, complesso, con una tipologia di vittime sempre diversa: signore in treno, prostitute in auto che giustiziava vicino all’abitazione dei genitori, creditori’. Nato a Potenza il 5 gennaio 1951 e cresciuto a Genova, visse una vita ai margini tra il gioco d’azzardo e piccoli reati, finché una serie di torti subiti nell’ambiente delle bische clandestine non innescò la sua furia omicida.

Venne arrestato nel 1998, a tradirlo fu l’auto usata per alcuni suoi spostamenti. Durante la carcerazione, intraprese un percorso di riabilitazione personale, diplomandosi e iscrivendosi all’università.

L’Eredità per la Criminologia Moderna

Bilancia non è stato solo un ‘serial killer dei treni’, ma un enigma criminologico che ha costretto le forze dell’ordine a riscrivere i protocolli di indagine. La sua capacità di cambiare bersaglio e tattica ha reso la sua cattura un traguardo fondamentale per l’analisi del crimine violento.

Sebbene la tecnologia oggi offra scudi digitali potentissimi, il caso Bilancia insegna che l’intuito umano e la capacità di analisi psicologica restano insostituibili. Ricordare le sue 17 vittime è un dovere civile, così come lo è studiare il ‘mostro’ per impedire che l’ombra del male possa muoversi ancora una volta indisturbata tra le pieghe della nostra società.

Luca Bianchi

Luca Bianchi

Luca Bianchi è giornalista presso Notizie Italia. Ha oltre 12 anni di esperienza nel giornalismo digitale ed è specializzato in politica, economia e società. I suoi articoli si basano su fonti verificate e dati ufficiali.

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