Introduzione: Una Vicenda che Divide l’Italia
La storia della ‘famiglia nel bosco’ di Palmoli, in provincia di Chieti, continua a catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica italiana e della politica. La Corte d’Appello dell’Aquila ha rigettato il reclamo dei legali contro l’ordinanza del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila che aveva sospeso la responsabilità genitoriale a Nathan Trevallion e Catherine Birmingham e disposto il collocamento dei loro tre figli minori in una casa famiglia a Vasto. La decisione, arrivata il 19 dicembre 2025, significa che i bambini del bosco non torneranno nel loro casolare insieme ai genitori per festeggiare il Natale tutti insieme ma resteranno nella casa famiglia a Vasto.
La Storia della Famiglia Anglo-Australiana
Catherine Birmingham, 45 anni di origini australiane ed ex insegnante di equitazione, e Nathan Trevallion, 51 anni inglese che ha lavorato come cuoco e artigiano, hanno due gemelli di sei anni e una figlia maggiore di otto anni. La coppia viveva in condizioni che hanno sollevato preoccupazioni da parte delle autorità. Nel novembre 2025, il tribunale dell’Aquila decide di sospendere la responsabilità genitoriale della coppia.
Le Motivazioni del Provvedimento
L’ordinanza è basata sull’articolo 333 del codice civile, che prevede la sospensione della responsabilità genitoriale quando il comportamento dei genitori risulta pregiudizievole per i figli. Tra le criticità evidenziate emerge la questione della scolarizzazione: i bambini non sanno né leggere né scrivere, stanno imparando ora l’italiano, e la bambina più grande, sotto dettatura, sa scrivere solo il suo nome. I giudici hanno individuato “gravi e pregiudizievoli violazioni dei diritti dei figli all’integrità fisica e psichica, all’assistenza materiale e morale, alla vita di relazione e alla riservatezza”.
La Situazione Attuale e le Reazioni Politiche
La madre può stare con i bambini in alcuni momenti della giornata: può vederli a colazione, pranzo e cena. La vicenda ha scatenato un ampio dibattito politico, con interventi critici da parte di esponenti del governo. La decisione dei giudici solleva interrogativi sul delicato equilibrio tra la tutela dei minori e il diritto alla vita familiare, un tema destinato a rimanere al centro del dibattito pubblico italiano nei prossimi mesi.