L’episodio al Maniva: seconda volta in meno di un anno
Nella mattinata di sabato 13 dicembre, l’imprenditore Bortolo Giorgio Oliva, 66enne originario di Odolo, si è ripetuto atterrando con il suo elicottero privato sulle piste da sci del comprensorio Maniva Ski, in provincia di Brescia. Dopo aver parcheggiato il velivolo direttamente sulla pista, senza avere le autorizzazioni, l’uomo ha indossato gli sci e ha iniziato una discesa, concedendosi una sciata prima di essere raggiunto e identificato dai Carabinieri intervenuti.
Questo episodio arriva a soli otto mesi di distanza dal primo: nell’aprile del 2025, era già stato multato per 2mila euro dopo essere atterrato senza autorizzazione sulle piste di Madonna di Campiglio. All’epoca, si era giustificato dicendo di essere molto impegnato per lavoro ma con una grande voglia di sciare.
Chi è Giorgio Oliva
La Olifer fa parte del gruppo Olifin, che comprende anche la Iro (Industrie riunite odolesi), di cui Giorgio è presidente, e la Olivatt. L’imprenditore bresciano è noto non solo per la sua attività nel settore siderurgico, ma anche per la sua grande passione per lo sci e il volo.
Il nome di Giorgio Oliva è legato anche a una tragedia avvenuta nel 2020. Nel 2020, mentre Oliva volava su un Robinson R44, in compagnia del suo amico Alfredo Buda, 59 anni, si è schiantato contro il Monte Rosa. Per Buda non ci fu nulla da fare, Oliva fu ricoverato in terapia intensiva a Berna. Secondo la Procura di Aosta quel giorno, a causa della fitta nebbia in quota, non ci sarebbero state le condizioni per volare. Nel 2023 aveva quindi patteggiato otto mesi di reclusione, con la sospensione condizionale.
Le conseguenze legali
Per la violazione riscontrata è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa da parte dell’Enac, autorità competente in materia aeronautica, nonché la possibile sospensione del titolo di volo. I Carabinieri sciatori della Stazione di Bagolino hanno immediatamente segnalato l’imprenditore all’ente nazionale dell’aviazione civile.
L’episodio ha suscitato grande clamore mediatico e sollevato interrogativi sulla sicurezza delle piste da sci e sul rispetto delle normative aeronautiche. Nonostante le sanzioni precedenti e il tragico incidente del 2020, l’imprenditore sembra non aver imparato la lezione, mettendo a rischio non solo se stesso ma anche gli altri sciatori presenti sulle piste. La ripetizione di questo comportamento potrebbe portare a conseguenze più severe, tra cui la revoca definitiva della licenza di volo.
