Un Evento Storico in Piazza del Plebiscito
Il 6 settembre 2025, Sal Da Vinci ha celebrato oltre quarant’anni di carriera con un grande concerto-evento in Piazza del Plebiscito a Napoli, salendo per la prima volta sul palco di questo luogo simbolo del capoluogo campano. Il concerto, registrato lo scorso settembre, è andato in onda su Canale 5 mercoledì 17 dicembre, permettendo a milioni di telespettatori di rivivere l’emozione di quella serata indimenticabile.
Un Cast Stellare per Una Serata Speciale
Insieme a Sal Da Vinci si sono esibiti ospiti eccezionali come Renato Zero, Gigi D’Alessio, Paolo Bonolis, Serena Brancale, Raf, Fausto Leali, Clementino, Martina Stella e Fabio Esposito, Federica Abbate e Francesco Da Vinci. Ad arricchire lo show, un’orchestra di 45 elementi diretta dal maestro Adriano Pennino e un corpo di ballo con coreografie firmate da Ilir Shaqiri. Lo spettacolo ha rappresentato un viaggio attraverso i successi più amati dell’artista napoletano, da “Rossetto e Caffè” fino ai brani più recenti.
Sal Da Vinci: Un’Icona della Musica Italiana
Sal Da Vinci, al secolo Salvatore Michael Sorrentino, nato a New York nel 1969 e cresciuto a Napoli, è figlio di Mario Da Vinci, celebre interprete della canzone e della sceneggiata napoletana. Il grande pubblico lo conosce grazie a brani di enorme successo come “Rossetto e caffè”, diventato un vero e proprio tormentone. L’artista napoletano tornerà nel 2026 sul palco del Festival di Sanremo, consolidando ulteriormente la sua presenza nella scena musicale italiana.
Nuovi Progetti e Successi Teatrali
Oltre al successo televisivo del concerto, dal 19 dicembre 2025, il Teatro Augusteo di Napoli accoglie Sal Da Vinci con il nuovo spettacolo “Dalla parte del cuore”. Più di un milione di spettatori hanno assistito ai suoi spettacoli al Teatro Augusteo dal 2002 a oggi, testimoniando la capacità dell’artista di unire teatro, musica e tradizione in un’esperienza unica. Il concerto evento trasmesso su Canale 5 rappresenta non solo una celebrazione della carriera di Sal Da Vinci, ma anche un omaggio alla cultura musicale napoletana e alla sua capacità di conquistare generazioni diverse di pubblico.