L’emergenza incendi in Italia: i dati del 2025
Il tema del fuoco rappresenta una sfida costante per l’Italia, paese che ogni anno deve fronteggiare numerosi incendi boschivi e urbani. Dal 1° gennaio al 15 settembre 2025, secondo l’ultimo aggiornamento disponibile prodotto da European Forest Fire Information System (EFFIS), a scala nazionale sono stati rilevati circa 1600 grandi incendi boschivi, per una superficie totale bruciata pari a quasi 890 km². La stagione incendi 2025 compete con quella del 2023 per il peggiore risultato negli ultimi 4 anni, sia in termini di superficie complessiva bruciata, che per impatto sugli ecosistemi forestali.
Le regioni del sud Italia continuano a essere le più colpite. La provincia di Agrigento risulta essere quella maggiormente interessata da incendi con una superficie totale percorsa pari a 171 km² (19% di tutta la superficie percorsa da incendio a livello nazionale), mentre il territorio provinciale con le superfici forestali maggiormente impattate da incendi risulta essere il cosentino – Cosenza – con 13 km² di ecosistemi forestali percorsi da incendio.
I Vigili del Fuoco: formazione e operatività
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco rappresenta la prima linea di difesa contro l’emergenza fuoco. Recentemente, è stato sottoscritto il verbale di consegna in uso governativo del compendio immobiliare del Progetto C.A.S.E. di Sassa, necessario alla realizzazione del Centro di Formazione territoriale dell’Aquila del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, futura scuola di riferimento per l’Italia centrale. Il progetto prevede un investimento importante per garantire una formazione sempre più qualificata del personale.
L’impegno operativo dei Vigili del Fuoco è costante. Si è conclusa il 12 dicembre l’esercitazione “EXE Sisma Catanzaro 2025”, organizzata dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Calabria, con la partecipazione della Protezione Civile Regionale, dimostrando la capacità di coordinamento in scenari di emergenza complessi che includono anche il rischio incendio.
Prevenzione incendi: normative e innovazione
La prevenzione rappresenta l’arma più efficace nella lotta contro il fuoco. Il DM 3 agosto 2015, noto anche come “Codice di Prevenzione Incendi”, rappresenta una svolta nella normativa antincendio italiana, introducendo un approccio più flessibile e moderno alla sicurezza.
Gli insediamenti civili, commerciali, artigianali e industriali e il settore nucleare sono soggetti a normative specifiche di prevenzione incendi. Le attività di studio, di sperimentazione e di promozione di corretti modelli di comportamento vengono realizzate dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, un impegno interdisciplinare che si concentra sui rischi di incendio, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e dei prodotti.
L’innovazione tecnologica sta rivoluzionando la prevenzione. I sistemi di rilevazione avanzata basati su tecnologie a infrarossi e spettrometria permettono una rilevazione più rapida e precisa degli incendi e i droni equipaggiati con sensori termici si stanno rivelando strumenti preziosi per monitorare grandi aree.
Conclusioni: una sfida continua per il futuro
La gestione del fuoco in Italia richiede un approccio integrato che combini prevenzione, formazione e intervento rapido. I dati del 2025 dimostrano che l’emergenza incendi resta una priorità nazionale, soprattutto nelle regioni meridionali e insulari. L’investimento nella formazione dei Vigili del Fuoco, l’aggiornamento continuo delle normative e l’adozione di tecnologie innovative rappresentano le chiave per proteggere vite umane, patrimonio ambientale e infrastrutture. La collaborazione tra istituzioni, professionisti e cittadini diventa fondamentale per costruire una cultura della prevenzione sempre più diffusa e efficace sul territorio.