L’Importanza del Passaggio della Cometa Interstellare
La cometa interstellare 3I/ATLAS si è avvicinata alla Terra e il 19 dicembre ha raggiunto la distanza minima, rappresentando un evento astronomico di grande rilevanza scientifica. Scoperta il primo luglio dai telescopi Atlas che si trovano in Cile e chiamata 3I/Atlas, è il terzo oggetto interstellare confermato ad aver attraversato il nostro Sistema Solare, dopo 1I/’Oumuamua nel 2017 e la cometa 2I/Borisov nel 2019. Questo raro visitatore cosmico offre agli astronomi un’opportunità unica per studiare un oggetto proveniente da un altro sistema stellare.
Un Passaggio Sicuro ma Scientificamente Prezioso
Il passaggio ravvicinato di 3I/ATLAS alla Terra è avvenuto il 19 dicembre a una distanza di 270 milioni di chilometri, senza alcun pericolo per il nostro pianeta perché la cometa si trova oltre il Sole rispetto alla nostra orbita. La cometa ha appena superato il punto di massima vicinanza con la Terra il 19 dicembre, per cui non sarà mai più così vicina al nostro pianeta. Nonostante la distanza considerevole, pari a quasi il doppio della distanza tra Terra e Sole, questo avvicinamento ha permesso osservazioni dettagliate da parte di telescopi terrestri e spaziali.
Caratteristiche Uniche e Campagna di Osservazione
L’International Asteroid Warning Network (una collaborazione coordinata dalla NASA per la difesa planetaria) ha avviato una massiccia campagna di osservazione di questa cometa interstellare che si concluderà il 27 gennaio, con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero possibile di informazioni. La cometa interstellare 3I/ATLAS mostra una colorazione verde e un’insolita anti-coda stabile da 5 mesi. Le osservazioni spettroscopiche, incluse quelle con il James Webb, hanno mostrato che la coma è ricca in anidride carbonica, con presenza di acqua, monossido di carbonio e altre specie volatili.
Significato per la Scienza e Prospettive Future
La sua traiettoria indica che arriva da molto lontano e che proseguirà il suo viaggio nello spazio interstellare. La Nasa continuerà a osservare il corpo celeste lungo il suo viaggio, che lo porterà a superare l’orbita di Giove nella primavera del 2026. Questo visitatore interstellare rappresenta una finestra preziosa per comprendere le differenze tra le comete del nostro Sistema Solare e quelle nate in ambienti stellari lontani, fornendo indizi sulla formazione e l’evoluzione di altri sistemi planetari nella nostra galassia.