Il processo a Caltanissetta
Il 17 dicembre 2025, Milo Infante ha dovuto recarsi a Caltanissetta per deporre nel processo in cui deve difendersi dall’accusa di avere diffamato i pm della Procura di Marsala, responsabili dell’inchiesta sul sequestro di Denise Pipitone. Il talk show di Rai 2 Ore 14 è andato in onda solamente per 23 minuti e per la prima volta è stata trasmessa una puntata registrata, proprio a causa dell’assenza del conduttore.
Le accuse di diffamazione aggravata
Il giornalista è accusato di diffamazione aggravata ai danni dei magistrati di Marsala che coordinarono le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone. I fatti contestati risalgono a una puntata del novembre 2021, durante la quale Infante e l’ospite Angelo Maria Perrino avrebbero espresso critiche ritenute lesive della reputazione dei tre PM titolari del caso. Le parti offese sono l’ex Procuratore di Marsala Vincenzo Pantaleo e i P.M. Roberto Piscitello e Giuliana Rana, titolari del fascicolo della riapertura indagini del 2021 sulla scomparsa di Denise Pipitone.
La difesa di Milo Infante
Infante ha sempre sostenuto di aver mosso perplessità sulle indagini e di non avere mai fatto una critica ai magistrati di Marsala. Un pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione per due volte, ma per altrettante volte la richiesta è stata negata. La seconda volta è stata disposta l’imputazione coatta. Il conduttore ha ribadito la sua volontà di continuare a occuparsi del caso e di sostenere la famiglia di Denise.
Il sostegno di Piera Maggio
Il giornalista segue da diversi anni il caso della bimba scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo ed è molto vicino anche alla famiglia: con la mamma, Piera Maggio, negli anni è nato un rapporto d’amicizia oltre che professionale. Sono passati 21 anni, ed è pesante non sapere e restare sospesi nel vuoto, la famiglia ancora adesso si aspetta e chiede giustizia e verità.
Significato per la libertà di stampa
Il processo rappresenta un momento importante per il dibattito sulla libertà di stampa in Italia. Infante ha dichiarato che questa vicenda sarà un’occasione per ribadire l’importanza del ruolo critico del giornalismo, soprattutto quando si tratta di casi irrisolti che coinvolgono minori scomparsi. Il caso continua a suscitare grande interesse nell’opinione pubblica e sottolinea la necessità di non dimenticare Denise Pipitone.