Cosa è successo al San Raffaele di Milano
La notte tra il 5 e il 6 dicembre nel reparto di Medicina cure avanzate alta intensità dell’ospedale San Raffaele di Milano si è verificata una grave situazione di caos che ha messo a rischio la sicurezza dei pazienti ricoverati. Un medico di guardia ha inviato un rapporto-denuncia alla direzione sanitaria, evidenziando la necessità di trasferire immediatamente i pazienti più gravi per il pericolo che correvano.
Gli infermieri forniti dalla cooperativa esterna hanno dimostrato gravi lacune: uno ha dichiarato di non aver mai fatto affiancamento e di essere al primo turno, senza sapere dove fossero i farmaci e incapace di gestire procedure basilari come la ventilazione non invasiva. Un’infermiera non conosceva i nomi dei farmaci prescritti e aveva difficoltà con la lingua italiana, confondendo l’Amiodarone con un farmaco inesistente.
Le conseguenze immediate: dimissioni e cambio ai vertici
L’amministratore unico dell’ospedale San Raffaele, Francesco Galli, si è dimesso dopo la riunione d’urgenza del CdA del Gruppo San Donato e il voto all’unanimità della procedura di revoca. L’ingegner Marco Centenari è stato indicato quale nuovo amministratore unico dell’Ospedale San Raffaele. Il caos al terzo piano dell’Iceberg ha causato il blocco degli accessi al pronto soccorso e il trasferimento dei pazienti in altri reparti.
Le cause profonde della crisi
Diciassette infermieri esperti si erano dimessi in un colpo solo con il loro coordinatore proprio dal reparto di Medicina cure avanzate. L’amministratore Galli non aveva concesso al personale infermieristico gli aumenti accordati dal governo ai colleghi delle strutture pubbliche, provocando l’abbandono dell’ospedale da parte di decine di professionisti esperti.
Per sostituire il personale inadeguato della cooperativa, l’amministrazione ha dovuto offrire turni extra con paghe straordinarie: mille euro per ogni notturno e 600 euro per il diurno. L’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha disposto l’avvio immediato di un’indagine dell’ATS.
Significato per il sistema sanitario lombardo
Questa vicenda solleva interrogativi cruciali sul modello di gestione della sanità privata convenzionata e sull’esternalizzazione dei servizi assistenziali. La Regione Lombardia deve rispondere di quanto avvenuto in questa struttura accreditata. La crisi del San Raffaele dimostra come politiche di contenimento dei costi sul personale qualificato possano compromettere la sicurezza dei pazienti e generare spese molto più elevate in situazioni d’emergenza.