Ponte sullo Stretto di Messina: tra approvazioni e ostacoli legali

Un’infrastruttura strategica al centro del dibattito
Il Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta uno dei progetti infrastrutturali più ambiziosi e discussi d’Italia. La grande opera di ingegneria sarà alta 72 metri, lunga 3 km e con due torri alte 339 metri, posizionate una sulla costa calabra e una su quella siciliana. Sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo, con un costo dell’opera di oltre 13,5 miliardi di euro. L’importanza strategica del collegamento tra Sicilia e Calabria è al centro di un acceso dibattito che coinvolge politica, tecnici ed ambientalisti.
L’approvazione del CIPESS e gli sviluppi recenti
Il 6 agosto 2025, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. Il 13 giugno 2024 il Consiglio Europeo ha confermato il ponte sullo Stretto di Messina quale opera fondamentale del corridoio ‘Scandinavo-Mediterraneo’. Inoltre, il 17 Luglio 2024 la Commissione Europea ha finanziato la progettazione esecutiva con 25 milioni di euro. Il completamento dei lavori è previsto per il 2032.
Lo stop della Corte dei Conti
Nonostante le approvazioni, il progetto ha incontrato significativi ostacoli legali. Ci sono la violazione di due direttive europee tra cui quella relativa alla conservazione di habitat naturali e la mancanza del parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti sul piano tariffario dietro il no della Corte dei Conti al visto di legittimità e alla registrazione della delibera Cipess sul via libera al ponte sullo Stretto di Messina. Il 17 novembre 2025, la Corte non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione il decreto del 1° agosto 2025, n. 190, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Le criticità ambientali e contrattuali
I magistrati contabili contestano innanzitutto il superamento della valutazione ambientale negativa attraverso la procedura “Iropi”, quella a cui si ricorre quando ci sono imperative motivazioni di rilevante interesse pubblico che giustificano un progetto anche se ci sono criticità. Il secondo profilo riguarda i contratti con il general contractor Eurolink: la loro “riattivazione”, con aggiornamento dei corrispettivi e radicale modifica delle condizioni economiche.
Le prospettive future
Nonostante i rilievi della Corte dei Conti, il MIT “prende atto delle motivazioni” e fa sapere che “continua l’iter per la realizzazione del collegamento tra Calabria e Sicilia”, con tecnici e giuristi “già al lavoro per superare tutti i rilievi”. Il progetto resta al centro di un complesso confronto tra istituzioni, con il governo determinato a procedere e l’opposizione che chiede maggiore trasparenza. Il Ponte sullo Stretto rappresenta dunque non solo una sfida ingegneristica, ma anche un test cruciale per la capacità italiana di realizzare grandi opere nel rispetto delle normative europee e ambientali.









