Il Portogallo Si Ferma: Primo Sciopero Generale in Oltre un Decennio
Il Portogallo ha vissuto il suo primo sciopero generale in 12 anni, con trasporti, scuole, ospedali e servizi pubblici completamente paralizzati. La protesta, l’undicesima dal ritorno della democrazia, è stata convocata dai maggiori sindacati contro il progetto di riforma del codice del lavoro presentato dal governo di centrodestra. L’evento ha segnato un momento cruciale per il paese, riportando alla mente le proteste del 2013 durante l’austerità imposta dalla troika.
Le Ragioni della Protesta
I sindacati portoghesi hanno proclamato lo sciopero contro un piano del governo che faciliterà i licenziamenti ed estenderà la precarietà nel mondo del lavoro. La riforma mira infatti a rendere le procedure di licenziamento più facili per i datori di lavoro e a introdurre delle norme più restrittive sul reintegro del lavoratore licenziato. Il primo ministro Luís Montenegro difende la riforma sostenendo che stimolerà la crescita economica per creare più posti di lavoro e aumentare i salari.
Impatto e Conseguenze
Lo sciopero ha causato disagi significativi in tutto il paese. Circa 4.000 tifosi italiani presenti a Lisbona hanno dovuto affrontare cancellazioni e modifiche ai voli, rimanendo senza certezze sul rientro in Italia. La protesta ha coinvolto non solo i servizi pubblici, ma anche fabbriche e imprese della logistica, dimostrando l’ampia adesione dei lavoratori portoghesi alle rivendicazioni sindacali.
Conclusioni: Un Paese alla Ricerca di Equilibrio
Lo sciopero generale rappresenta un momento di svolta per il Portogallo, che si trova a dover bilanciare le esigenze di modernizzazione economica con la tutela dei diritti dei lavoratori. Circa metà della forza lavoro del paese ha partecipato alla protesta, segnalando una forte preoccupazione per il futuro del mercato del lavoro. La sfida per il governo Montenegro sarà quella di trovare un compromesso che possa soddisfare le istanze dei sindacati senza compromettere la competitività economica del paese, in un momento in cui il Portogallo cerca di attrarre investimenti e trattenere i giovani talenti che emigrano sempre più numerosi all’estero.