L’appello di Roberto Vecchioni sulla salute mentale
Roberto Vecchioni, durante la sua ospitata domenica 14 dicembre a “Domenica In”, è tornato a parlare del figlio Arrigo, morto due anni fa. Il cantautore ha raccontato di aver dato inizio ad una fondazione che sta andando alla grande per difenderci dallo stigma delle malattie mentali, sottolineando che in Italia non c’è attenzione e prevenzione sulle malattie mentali.
Vecchioni ha evidenziato che i parenti soffrono insieme a chi è malato: “È una nube continua sulla tua vita. Puoi fare di tutto, però questo problema non sfugge mai, ti rimane addosso”. Un dato allarmante emerso dal suo impegno: un ragazzo su sette soffre di malattie mentali.
La fondazione e il dolore personale
Davanti a Mara Venier e a tutta Italia, Vecchioni ha parlato di salute mentale ricordando suo figlio Arrigo e la sua Fondazione, costruita insieme alla moglie per fare sensibilizzazione e attivismo sui problemi psicologici, soprattutto dei giovani. Durante l’intervista, l’artista ha condiviso il dolore ancora vivo nella sua famiglia, mostrando grande coraggio nell’affrontare pubblicamente un tema così delicato e spesso trascurato dalla società italiana.
A Domenica In ha ricordato che per supportare i ragazzi che soffrono di disturbi mentali non basta l’amore, non basta la famiglia, ci vuole qualcosa in più. Questa consapevolezza ha spinto il cantautore e sua moglie Daria a impegnarsi attivamente nella battaglia contro lo stigma sociale che ancora circonda le patologie psichiche.
Il tour ‘Tra il silenzio e il tuono’ e le nuove pubblicazioni
Roberto Vecchioni continua il “Tra il silenzio e il tuono Tour” che prende il nome da uno dei suoi lavori letterari. Lo spettacolo, nella prima parte è dedicato ai brani dell’ultimo album “L’Infinito” (2018), per poi lasciare spazio ad alcuni classici del repertorio del cantautore.
Dal 25 novembre è disponibile l’elegante cofanetto contenente l’ultimo saggio di Roberto Vecchioni, “L’Orso bianco era nero. Storia e leggenda della parola” (Piemme), in abbinamento al vinile 45 giri con i brani “Parola” e “Vai, ragazzo” tratti dall’album L’Infinito. Il percorso proposto racchiude il profondo amore del Professore della musica italiana per la parola ma anche l’invito a rispettarla, a non sciuparla e a coglierne il significato profondo attraverso lo studio dell’Antico.
Conclusioni: un artista tra impegno sociale e arte
Roberto Vecchioni dimostra ancora una volta come la musica e la cultura possano diventare strumenti di sensibilizzazione sociale. Il suo impegno per la salute mentale, nato da un dolore personale profondo, rappresenta un messaggio importante per l’Italia, dove il tema delle malattie psichiche resta ancora troppo spesso nell’ombra. Attraverso la sua fondazione e la sua arte, il cantautore invita il pubblico a non voltarsi dall’altra parte di fronte a chi soffre, trasformando la tragedia personale in un’opportunità di aiuto collettivo. Il suo tour teatrale continua a portare nei principali teatri italiani un messaggio di speranza, poesia e riflessione profonda sulla vita.