Violenza Prima del Match: Cosa è Successo
Scene da guerriglia urbana hanno scosso Genova il 14 dicembre, quando un violento scontro tra tifosi interisti e genoani è scoppiato davanti allo stadio Marassi prima della partita Genoa-Inter. La violenza è cominciata poco prima delle 17, un’ora prima dell’inizio della partita, creando caos e panico nelle strade circostanti l’impianto sportivo.
Secondo i testimoni, i pullman dei tifosi interisti sono arrivati con le porte già aperte, e appena davanti Marassi dai mezzi è partito un fitto lancio di fumogeni e bombe carta. Si è trattato sicuramente di una guerriglia organizzata: ad attenderli c’era un gruppo di ultras formato da genoani e napoletani, suggerendo che lo scontro potesse essere stato premeditato.
Il Bilancio degli Scontri
È di 15 poliziotti feriti il bilancio degli scontri tra tifosi andati in scena un’ora prima di Genoa-Inter allo stadio Luigi Ferraris di Marassi. Sono volate bombe carta, fumogeni e bottiglie, mentre un furgone e uno scooter hanno preso fuoco. Una bomba carta ha provocato l’incendio di uno scooter e di un furgone posteggiati nella zona, mentre altre due auto sono rimaste danneggiate.
Una campana della raccolta vetro è stata rovesciata e le bottiglie sono diventate proiettili. Polizia e carabinieri sono intervenuti con i lacrimogeni per separare le tifoserie, mentre i vigili del fuoco lavoravano per domare gli incendi. Un denso fumo ha invaso la strada che porta allo stadio, mentre si susseguivano le esplosioni delle bombe carta.
Indagini in Corso e Implicazioni
Continuano le indagini della Digos e della polizia scientifica per identificare il gruppo di violenti. Gli investigatori stanno analizzando video e testimonianze per individuare i responsabili degli scontri. Quando le forze dell’ordine sono riuscite a fermare gli scontri, i tifosi sono entrati nello stadio senza ulteriori incidenti, permettendo lo svolgimento regolare della partita.
Questi episodi di violenza riaccendono il dibattito sulla sicurezza negli stadi italiani e sulla necessità di misure più efficaci per prevenire scontri organizzati tra tifoserie. La gravità degli eventi, con 15 agenti feriti e ingenti danni materiali, sottolinea l’urgenza di un intervento coordinato tra autorità sportive, forze dell’ordine e società calcistiche per garantire che lo sport resti un momento di festa e non degeneri in violenza urbana.