Termoli al Centro della Crisi Industriale Italiana
La città adriatica di Termoli, in Molise, è diventata il simbolo delle tensioni che attraversano l’industria automobilistica europea. Il 29 novembre più di mille persone hanno riempito le strade di Termoli, manifestando contro l’incertezza che circonda il futuro dello stabilimento Stellantis e del progetto della gigafactory per batterie elettriche.
La Fabbrica di Motori e i Timori dei Lavoratori
Lo stabilimento Stellantis, storicamente pilastro dell’impero Fiat per la produzione di motori, impiega direttamente circa 1.800 persone. Migliaia di altri dipendono dalla sua attività attraverso fornitori, trasporti, commercio e servizi. La protesta ha dato voce alla frustrazione dei lavoratori che vedono la loro città pagare le conseguenze delle difficoltà industriali altrove.
Il Progetto della Gigafactory: Tra Speranze e Delusioni
La joint venture Automotive Cells Company (ACC) tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies sembra sul punto di chiudere definitivamente la fabbrica di Termoli. La decisione è imminente e potrebbe essere ufficialmente annunciata entro la fine di quest’anno o nei primi mesi del 2026, secondo quanto riportato dalla stampa italiana.
Tassi di scarto tra il 15 e il 20 percento hanno limitato la produzione a circa 15.000-20.000 pacchi batteria alla fine del 2025, mentre i costi di produzione sono stimati essere dal 20 al 25 percento più alti rispetto ai principali concorrenti asiatici. Questi problemi tecnici e finanziari hanno spinto Stellantis a cercare alternative, orientandosi verso la tecnologia delle batterie al litio-ferro-fosfato (LFP) in collaborazione con il produttore cinese CATL.
Nuove Direzioni: La Spagna al Centro dell’Attenzione
Nel dicembre 2024 la casa automobilistica e il leader cinese delle batterie CATL hanno confermato la costruzione di una fabbrica di batterie LFP in Spagna, con la posa della prima pietra prevista a Saragozza a fine novembre. Questo sviluppo ha alimentato i timori a Termoli che l’Italia venga trascurata nelle strategie del gruppo.
Impatto sulla Comunità e Prospettive
Per Termoli, la crisi industriale rappresenta molto più di una questione economica. Per i residenti si tratta meno di strategie globali e più di vita quotidiana: un lavoro stabile nello stabilimento sostiene mutui, assistenza all’infanzia, negozi locali e un senso basilare di sicurezza.
La città costiera molisana continua a vivere momenti di comunità e tradizione, come dimostrano le recenti celebrazioni. Come ogni anno, il 5 dicembre Termoli ha celebrato le festività di San Basso, patrono della gente di mare, mantenendo vive le sue radici marinare mentre affronta un futuro industriale incerto.
Conclusioni: Un Dicembre di Incertezza
Il dicembre 2025 rappresenta un momento cruciale per Termoli. Mentre la città si prepara alle festività natalizie con eventi culturali e tradizionali, l’ombra della possibile chiusura della gigafactory pesa sul futuro di migliaia di famiglie. La decisione finale di ACC determinerà non solo le prospettive industriali della regione, ma anche le ambizioni più ampie dell’Italia nel settore della produzione di batterie. I lavoratori e la comunità attendono risposte concrete che possano garantire un futuro sostenibile per questa storica città adriatica.