domenica, 21 Dicembre 2025
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Variante K dell’influenza: la nuova minaccia che colpisce l’Italia

La variante K: un’evoluzione significativa del virus influenzale

La variante K ha iniziato a diffondersi da agosto 2025, diventando rapidamente il motore dominante delle stagioni influenzali in diversi Paesi del mondo. Tra i 216 virus H3N2 analizzati dal CDC americano dal 28 settembre, l’89% apparteneva alla variante K, evidenziando la sua rapida diffusione anche negli Stati Uniti.

La variante è predominante anche in Italia, dove sta causando un aumento significativo dei casi influenzali. La variante K presenta 7 mutazioni che rendono la sua emoagglutinina più immunoevasiva, il che significa che il virus riesce a eludere più efficacemente le difese immunitarie del nostro organismo.

Sintomi e gravità della variante K

Non ci sono segni al momento di una maggior gravità nelle manifestazioni cliniche dell’infezione da questo virus, secondo le autorità sanitarie italiane e internazionali. Tuttavia, la sua capacità di diffondersi più rapidamente porta inevitabilmente a un aumento del numero totale di casi, e di conseguenza anche dei casi gravi.

L’H3N2 si presenta proprio come la tipica influenza: febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari, stanchezza e talvolta disturbi gastrointestinali. È importante riconoscere questi sintomi per intervenire tempestivamente e limitare la diffusione del virus.

Il vaccino antinfluenzale: protezione ancora efficace

La variante K è emersa troppo tardi perché gli scienziati potessero aggiornare il vaccino di questa stagione. Nonostante questo disallineamento, il vaccino antinfluenzale riduce ancora le visite ospedaliere per i ceppi H3N2 nei bambini del 75%.

Anche se il vaccino attuale non corrisponde perfettamente alla mutazione del virus K, la vaccinazione continua a proteggere contro malattie gravi, ospedalizzazione e morte, oltre a offrire protezione contro altri virus influenzali e contribuire a ridurre la diffusione nella comunità.

Conclusione: l’importanza della prevenzione

La variante K dell’influenza rappresenta una sfida significativa per la salute pubblica in Italia e nel mondo. La sua capacità di eludere parzialmente il sistema immunitario richiede maggiore attenzione alle misure preventive. Vacinarsi rimane fondamentale, soprattutto per le categorie più vulnerabili come anziani e bambini piccoli.

Gli esperti sottolineano che, sebbene il vaccino non sia perfettamente allineato con questa variante, offre comunque una protezione sostanziale contro le complicanze gravi. Per i cittadini italiani, questo significa che è ancora tempo di vaccinarsi e adottare le classiche misure di prevenzione: lavaggio frequente delle mani, evitare luoghi affollati quando possibile e restare a casa in caso di sintomi influenzali.

Luca Bianchi

Luca Bianchi

Luca Bianchi è giornalista presso Notizie Italia. Ha oltre 12 anni di esperienza nel giornalismo digitale ed è specializzato in politica, economia e società. I suoi articoli si basano su fonti verificate e dati ufficiali.

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