Svolta Storica per le Auto Termiche: Cade il Divieto del 2035
L’Unione Europea ha compiuto una svolta storica che rivoluziona il futuro dell’automotive europeo. I politici tedeschi hanno raggiunto il loro obiettivo: la Commissione europea revocherà lo stop alle auto endotermiche nel 2035. L’accordo è stato raggiunto tra la presidente Ursula von der Leyen e il leader del Ppe, Manfred Weber. Per le auto immatricolate dal 2035, l’obiettivo di riduzione delle emissioni medie di CO2 sarà del 90 %, non più del 100 %. Questa decisione rappresenta un cambio di rotta significativo rispetto ai piani iniziali del Green Deal, che prevedevano l’azzeramento totale delle emissioni e quindi il divieto assoluto di vendita di veicoli a benzina e diesel.
Le Ragioni del Cambiamento e il Ruolo di Italia e Germania
La decisione è stata influenzata dalla posizione tedesca e da una lettera congiunta inviata da diversi capi di governo, inclusi Giorgia Meloni. Questa decisione, spinta con forza dall’asse Roma-Berlino, non è solo un compromesso politico, ma una risposta diretta alla realtà industriale e alle esigenze dei consumatori. L’industria automobilistica europea aveva espresso forti preoccupazioni riguardo a una transizione troppo rapida verso l’elettrico, evidenziando problemi legati alle infrastrutture di ricarica ancora insufficienti e ai rischi per l’occupazione nel settore manifatturiero tradizionale.
Cosa Cambia per Industria e Consumatori
Dal punto di vista industriale, la revoca del bando significa che le Case automobilistiche europee non saranno costrette a una transizione rapida verso i veicoli elettrici, potendo continuare a produrre e vendere motori termici. L’accordo garantisce la neutralità tecnologica e promette di tutelare decine di migliaia di posti di lavoro industriali. Per i consumatori, questa svolta offre maggiore flessibilità nelle scelte di mobilità, permettendo l’accesso a diverse tecnologie: motori termici tradizionali, ibridi, carburanti sintetici e veicoli elettrici. La notizia, definita dalla Bild una vera “bomba” dalla Germania, sarà ufficializzata il 16 dicembre 2025.
Prospettive Future e Sfide Ambientali
In ogni caso resta l’obiettivo di riduzione delle emissioni, con un target del 90% di CO₂ sulle flotte post-2035, mantenendo l’impegno verso la sostenibilità ambientale senza penalizzare la tecnologia tradizionale. Tuttavia, questa decisione ha generato opinioni contrastanti: mentre l’industria e molti governi celebrano la flessibilità normativa, le associazioni ambientaliste esprimono preoccupazione per un possibile rallentamento nella lotta al cambiamento climatico. La sfida per l’Europa sarà ora quella di bilanciare competitività economica e obiettivi ambientali, garantendo che la riduzione delle emissioni non rimanga solo sulla carta ma si traduca in risultati concreti per le future generazioni.